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Maurizio Palmas è nato e vive a Villacidro, insegnante e scrittore.
Maurizio Palmas in questa seconda e particolare pubblicazione
mette in gioco “letterariamente” tutta la sua esperienza, e
affronta con spontaneità, sensibilità, passione e lucidità, un
non facile percorso di vita, quello di essere persona single.
Un romanzo, quindi, immerso nella straordinaria parabola della
vita quotidiana, anzi nelle innumerevoli giornate che
compongono il grande mosaico esistenziale. Come “Una storia
qualsiasi”, la precedente pubblicazione, Maurizio, tra realtà e
invenzione sviluppa il suo romanzo, componendo articolate pagine
di vita alle quali l’esistenza ci sottopone e ci obbliga ad
affrontare. E, nelle quali, ogni essere umano sensibile, forte,
oppure debole, non colto, ecc., e comunque sia tra il vivere
soli e il sentire il bisogno degli altri deve necessariamente e
quotidianamente affrontare, mantenendosi saldamente aggrappato a
quell’astratta sottile linea che porta nella direzione di un
equilibrato, “nobile e speciale”, percorso esistenziale.
Interazioni di vita, dunque, tra se e gli altri, tra materia e
anima, tra il mondo del bene e l’universo del male, tra regole
facili e quelle inflessibili, ma che certamente sono sempre:
“straordinariamente” umane.
Maurizio Palmas in questa esperienza letteraria, tra narrativa, vari personaggi e la sua esperienza di vita, affronta con sensibilità e lucidità il suo non facile percorso umano. Ci racconta “comuni” vicissitudini o “analoghe” parabole di vita quotidiana tra gioie e sofferenze, tra se e gli altri, cari parenti e persone a lui più vicine. Una “storia qualsiasi”, forse, articolata da complesse e implacabili sofferenze fisiche e interiori che la vita, a volte e improvvisamente, attraverso la malattia, ci sottopone e ci obbliga a dover affrontare, e che comunque, l’autore persona sensibile e forte, affronta quotidiana-mente nella sua nobile e speciale esistenza. Interazioni di convivenza tra il fisico e l’anima, tra il bene e il male, e, naturalmente tra gli esseri viventi, mettendo in risalto modi e regole a volte facili a volte rigide e inflessibili, ma, certamente, “straordinariamente” umane.