Fabio Zucca home page Catalogo
Fabio Zucca è nato a Mogorella (OR) nel mese di luglio dell’anno 1947.
Introverso, riflessivo, sensibile, taciturno, tenace nei propositi e nelle amicizie. Questi aspetti del suo carattere lo portano spesso a raccogliersi nel silenzio di una stanza o della campagna per leggere e fantasticare.
Mogorella - Sa idda mia
Raccolta di poesie in lingua sarda
Illustrato B/N
Fabio Zucca
Pag. 80 - Form. 1 4x 21 - € 12,00
Pag. 80 - Formato 21x30 - € 25,00
Essendo appassionato delle tradizioni isolane (costumi, balli suoni e canti), specialmente della poesia improvvisata, in gioventù ho avuto modo di seguire varie gare in diversi paesi della Sardegna dove i famosi «cantadores» (Sotgiu, Piras, Budroni, Piredda, Masala, Pazzola, Zizi, per citarne alcuni) davano il meglio della loro preparazione culturale nel canto delle «ottadas», meritando il plauso da parte degli assidui ascoltatori. E’ proprio in questo periodo della mia giovinezza che, grazie all’amore per la poesia ed all’ausilio di una energica forza di volontà, ho iniziato a concentrarmi per vedere se anch’io riuscissi a comporre qualche canto in rima. E’ cosi è stato.
Ho sottoposto a giudizio le mie prime opere da parte di qualcuno esperto in materia, e sono andato avanti fino al completamento di questa collezione. Un altro aspetto interessante è stato quello di avere un nobile obiettivo da raggiungere, pur nella consapevolezza che le poesie qui raccolte sono di modesta stima, semplici alla lettura e facili da comprenderne il senso mirato. Consentitemi, inoltre, di dire che il mio vuole essere un modesto messaggio di comunicazione per le nuove sarde generazioni con invito alla lettura della poesia dialettale e per alcuni (i più dotati) a cimentarsi nella stesura di qualche scritto in «sarda rima»
Il buon senso mi aiuta a capire che i lettori delle mie poesie non saranno tantissimi, ma è giusto che sappiano che sono state dettate da forti emozioni e da elevati sentimenti.
Più precisamente, alcuni sonetti (in logudorese/campidanese) che troverete qui di seguito, contengono argomenti il cui tema apre vecchie ferite senza però provocare dolore, altre custodiscono sensazioni derivanti da fatti personali o generalizzati.
Ho voluto realizzare questo opuscolo per cogliere e descrivere, anche con fantasiose immagini, gli aspetti più veri della nostra terra, le «piccole cose della vita», quelle più comuni, per rivivere le emozioni che mi hanno suscitato.
Ringrazio quanti hanno avuto la bontà di prendere visione della modestissima opera, apprezzandola o criticandola(vedete voi!?!) e mi scuso con gli stessi per non aver potuto fare di più.