EPDO - MUSEO VIRTUALE - CAU ARTE
C A U 1954 Artista Italiano Contatti
Artista - Pittore - Grafico - Editore
CAU è un autorevole artista contemporaneo, italiano, con vocazione internazionale, senza confini geografici, autore della imponente Collezione 'MUNDUS', un intero e particolare ciclo pittorico che rispecchia il suo originale quanto fecondo e unitario contenuto cosmopolita, per raccontare 'oltre', il quale compone un complesso pittorico di circa 800 tavole a formare 8 importanti pannelli dal titolo "I PAPIRI CONTEMPORANEI", pertinenti al progetto delle installazioni, quanto ipotetica impresa espositiva, relativo alle innumerevoli "MOSTRE IMPOSSIBILI" sparse nelle città del mondo.
CAU Roberto, Artista Italiano e del mondo, attivo da sempre, da oltre cinquant'anni disegna e dipinge tra Paesaggi, Trittici, Informale, Scarabei, Grafica, Arte Contemporanea MUNDUS, I Papiri Contemporanei ed infine le Mostre Impossibili.
Alcune tappe IMPORTANTI del suo Cammino Artistico:
CAU Arte Contemporanea MUNDUS
CAU I PAPIRI CONTEMPORANEI
Le MOSTRE IMPOSSIBILI CAU
I TRITTICI Museali Roberto CAU
Il PAESAGGIO di Roberto CAU
CAU Roberto artista italiano, nato in Sardegna, nell' atelier anni 70.
Il Percorso Pittorico Artistico CAU
Oltre 50 anni di vita per l'Arte e la Pittura
1 - CAU - Paesaggi degli anni 60/70
2 - CAU - Disegni degli anni 60/70
3 - CAU - Sculture in Argilla del 1979
4 - CAU - Dipinti Eclesiastici anni 80
5 - CAU - Il Paesaggio Mediterraneo
6 - CAU - Pittura su Terracotta anni 80
7 - CAU - PAESAGGI MARINI 70/80/90
8 - CAU - Marine di Oristano anni 80/90
9 - CAU - Scorci di THARROS anni 80/90
10 - CAU - PAESAGGI e SCORCI 70/80/90
11- CAU - Alberi anni 70/80/90
12- CAU - Chiudende e Muretti 80/90
13 - CAU - Cascate Fiumi Fontane 80/90
14 - CAU - Portali di Oristano anni 80/90
15 - CAU - Scorci del Campidano 80/90
16 - CAU - Scorci di Cortili anni 80/90
17 - CAU - Scorci con Giare anni 80/90
18 - CAU - Scorci con Archi anni 80/90
19 - CAU - Scorci di Balconi anni 80/90
20 - CAU - Scorci di Giardini anni 80/90
21 - CAU - Scorci di Bonarcado 80/90
22 - CAU - I TRITTICI anni 1985 - 2007
24 - CAU - Atmosfere Nuragiche
25 - CAU - Scarabei Sacri 2005
29 - CAU - L'Arte che non c'è 2009
30 - CAU - Scarabei Sacri 2013
31 - CAU - Scarabei Sacri 2014
32 - CAU - Tra Grafica e Gesto Pittorico
33 - CAU - Scarabei Sacri 2015
34 - CAU - Gli Scarabei di Tharros
35 - CAU - UOMINI SCARABEO 2018
36 - CAU - Conviti Uomini Scarabeo
37 - CAU - Uomini Scarabei Sacri
49 - CAU - I PAPIRI CONTEMPORANEI 2023
50 - CAU - Le MOSTRE IMPOSSIBILI
Connubi Pittorici CAU
2 - Connubio Cau/Biselli/Granese
3 - Connubio Cau/Biselli/Granese/Tronci
4 - Connubio Pannelli Cau/Fadda
5 - Connubi vari Tematica Scarabei Sacri
6 - Connubio Cau/Garau in Matrimoni Misti
Gli Artisti dei Connubi Pittorici: Biselli, Casu, Cugusi, D’Alba, Deidda, Del Nista, G.Fadda, M.Fadda, Fodde, Garau, Granese, Pala, Tronci.
Roberto Cau è un artista quieto e perseverante non paragonabile per intemperanze né al Bernini tanto meno al Caravaggio. Con essi può condividere, per ispirazione, le dimensioni prospettiche delle sue tele: i trittici architettonici con vista sul golfo di Oristano delle origini; oppure la reinterpretazione di alcuni temi e soggetti rinascimentali e barocchi rivisitati attraverso le forme scarabeiche. Già lo scarabeo: una delle idee formali (una fissazione?) a cui si rifà per narrare gli ambiti della condizione umana o in chiave pseudo-archeologica, la classicità. Non a caso un’area della sua editrice sita in via Bellini 15 (Roberto Cau è anche editore) è “piccolo museo” dello scarabeo. Trovano spazio espositivo manufatti e riproduzioni di numerosi esemplari, nonché fotogrammi di esemplari originali rinvenuti a Tharros o provenienti dall’Egitto; e diverse opere in ossidiana, o altre pietre o legno di differenti dimensioni reinterpretati da artisti o artigiani della stessa provincia di Oristano; alle pareti anche qualche interpretazione pittorica dello stesso Cau del “kheperer” sacro caro ai faraoni e ai popoli mediterranei in genere. In tale contesto la funzione magica-apotropaica di eterna rinascita e felicità nel divenire sarà davvero assicurata? Lo scarabeo egizio che tanto caratterizza l’universo artistico dell’editore dell’EPDO migliorerà davvero le facoltà intuitive e spirituali dei visitatori? Il solo vedere e osservare l’amuleto sacro sarà di buon auspicio? Sarà comunque acquisizione del bello, e ogni visitatore potrà giovarsene.
Tornando ai trittici di cui si parlava in apertura, credo sia importante puntualizzare che il loro valore espressivo non sta solo nell’aspetto estetico o nelle invenzioni degli orizzonti, quanto anche nelle architetture retrostanti -le corti ospitanti giardini ed altro- che preludono a scenari di ben altro valore, di cui la marina di Oristano avrebbe potuto giovarsi. E’ vero il contrario, invece; e cioè che Torre Grande langua, sporcata e snaturata, cosicché le sue dune e le palme restano solo un ricordo dei più vecchi o dei dipartiti.
Se il lungomare fosse arretrato di due isolati e le costruzioni avessero avuto fogge e caratteristiche come quelle dipinte dal Cau: che valore avrebbe, oggi, la beach di Oristano?
Una delle ultime fatiche artistiche del pittore di via Bellini -Roberto Cau- ha come titolo “papiri”. Non perché l’artista dipinga sulla superficie scrittoria originata dalla cyperaceae, quanto perché la sua opera narrativa appare in successione -ingannevolmente- in forma di codice srotolato di papiro. E’ una belle trovata artistica quella dei “papiri”, quanto originale, che trasporta l’osservatore/lettore all’interno di mondi sconosciuti e non, che nell’erranza dei personaggi, sinteticamente tratteggiati, indaga come sempre la condizione umana nei suoi slanci conoscitivi o tragici.
La stessa opera appare da tempo sui “social” o in rete esposta in ambiente surreale o fors’anche metafisico per la staticità dell’ambiente espressivo. E surreale perché? Per il portato narrativo onirico che, attingendo dall’irrazionale, tende a rivelare quanto di remoto, di indicibile, galleggia nella psiche? L’intento dell’artista sarà quello di esprimere una realtà superiore o quantomeno una visione più reale e demistificata della stessa?
Nella stanza tridimensionale e virtuale che ospita i “papiri” -che non sono tali!- l’autore è seduto in bella mostra su una sedia (esibizione di se stesso o ulteriore indagatore?) e quasi si disinteressa della sua opera. Non è distratto; ha già creato. L’opera è alle spalle e intorno a lui. Cerca altro, viaggia verso le Torri Di Orion, alla ricerca di nuove ispirazioni perché è nell’azione che si crea l’opera d’arte, che non può essere puro ornamento ma disincantata storia. Storia per immagini, vere e proprie scenografie minimaliste sia cromaticamente, sia per il profilo delle figure evocate. Che concorrono a sviscerare universi desideranti o deliri d’onnipotenza propri dell’umanità.
In un altro contesto virtuale i “papiyros” ridisegnano lo spazio in cui si ergono i monumenti; le torri di Mariano in Piazza Roma a Oristano e quella marinara di Torre Grande conferiscono all’ambiente una dimensione inusuale che in prospettiva suggeriscono la possibilità di riscrivere la fruizione dei luoghi, degli ambienti cittadini. Ancora una volta l’arte è capace di proporre scenari futuribili che possono certo migliorarci attraverso catarsi ambientali. Un concetto contiguo alla Feng Shui che concorre sempre ad abbellire la nostra vita.
V’è una morale in tutta questa scansione artistica narrata dal CAU? Quale mistero cela, quale captazione kosmika, a che tipo di purificazione sottende? La sua arte è in linea col dettato della “Società dello spettacolo” oppure è il suo contrario che si manifesta “nell’erranza”, nel viaggio/sfida/sogno dei suoi interpreti?
Michele Licheri
"I trittici mi permettono di creare grandi finestre dalle quali posso vedere e vivere visivamente quello che desidera la mia anima. Posso così spaziare con libertà spirituale e pittorica attraverso i miei giardini con particolari giochi prospettici e architettonici, con grandi pergolati, alberi, fiori, campi, il mare e gli orizzonti lontani, immersi nella natura e le sue incantevoli bellezze..." guarda le immagini
Collezione Opere di Roberto CAU nel Comune di Marrubiu
Collezione Opere di Roberto CAU nel Comune Bonarcado
Collezione Opere di Roberto CAU nel Comune di Oristano
Collezione Opere di Roberto CAU nel Comune di Arborea
Collezione Opere di Roberto CAU Comune di Santa Giusta
Collezione Opere di Roberto CAU nel Comune di Solarussa
Collezione Opere di Roberto CAU Museo Eliseo di Terralba
Collezione Opere di Roberto CAU Parrocchia di Marrubiu
Collezione Opere Roberto CAU Chiesa di S. M. Navarrese
CAU - La Mostra "PAPIRI CONTEMPORANEI" della Collana d'Arte MUNDUS
Mostra permanente di 8 Grandi Pannelli Artistici
CAU - La Collezione "MUNDUS" - N. 8 Opere Contemporanee dimensioni da mt. 5,5 di base x 0,6 di altezza.
CAU - "Sacrum Terrae" - Tavola n° 29 - 2021
CAU - I Trittici Italiani
Grafica tra stampa e pittura di Roberto Cau - Opera esposta presso l'EPDO Gallery di Oristano
CAU - Trittico esposto nel Piccolo Museo EPDO Gallery di Oristano
"Circa i Suoi dipinti, la tematica a quel che vedo è certamente interessante" ( Riferito ai Trittici )
Federico Zeri
"I distensivi Trittici di Roberto Cau di Oristano, giardini pieni di pace e di serenità, che dialogano così liberamente col cielo, nel quale si perdono nell'infinito orizzonte"
Antonella Giunti
Roberto Cau, nato nel 1954, dipinge da sempre ed è cresciuto artisticamente ad Oristano in quanto vi risiede dal 1965. Ha iniziato ad esporre i suoi quadri dal 1974, come pittore ha all'attivo 30 personali ed ha partecipato a oltre 250 collettive. Roberto Cau ha deciso di non esporre più, attraverso una sua mostra personale, dalla fine dell'anno 1998.
Roberto Cau, oggi, è anche scrittore, ma soprattutto editore. Dal 2002 è fondatore della "Edizioni il Pittore D'Oro" che pubblica libri d'arte, di poesie, saggi, racconti e opere varie di autori della Sardegna e del Mediterraneo.