Le 5 giornate dell'Arte Oristanese

 

3 - 7 Ottobre 2011
 

 

Mostra al Chiostro del Carmine

ORISTANO

Questo evento ha lo scopo di far conoscere soprattutto i giovani artisti che timidamente ma tenacemente si accostano al mondo dell'arte. E' senz'altro un'impresa difficoltosa, secondo diversi aspetti, ma non bisogna dimenticare che serve da incoraggiamento per una maggiore futura affermazione nel gusto e nella sensibilità artistica. Un sogno di tutti sarebbe che Oristano, per la sua posizione geografica e per le sue tradizioni storiche e culturali diventasse il centro naturale di incontri artistici, proprio perché facilmente raggiungibile dai vari punti dell'isola. Mi chiedo: quanto sono importanti le fiere d'arte? Sono senz'altro fondamentali in quanto all'inizio proponevano la validità delle scelte più audaci, quelle che in provincia ancora sorprendevano; oggi sono indispensabili per tutti e dovrebbero essere inserite in un sistema che metta in sinergia le esigenze del pubblico con il privato. Può essere un progetto visionario? In realtà sarebbe opportuno dare continuità agli eventi artistici nelle nostre città d'arte  con pittori rappresentativi. Necessarie le visite alle gallerie e ai musei, motore di sviluppo e di crescita della sensibilità. Aggiungo che trovo necessaria la curiosità come spinte a guardarci attorno, sollevare la testa e chiederci cosa ci circonda, da quanto tempo ci circonda e grazie a quale estro e ispirazione possiamo godere di un monumento o di un'opera d'arte, sarebbe anche l'incentivo all'incontro di persone appassionate, attente, generose, una fonte di inesauribile energia. Da sempre sono guidato da uno spirito di indipendenza che mi porta a rivolgere uno sguardo attento e vigile all'arte contemporanea.

Augusto Biselli

 

Nella cultura e nell’arte si gioca una grossa fetta del destino dell’uomo. Senza radici e senza la bellezza della creatività artistica l’uomo si riduce a uno stato vegetativo e perde i suoi riferimenti più significativi. L’auspicio è che queste sensibilità entrino sempre più a far parte del patrimonio culturale di tutti gli uomini e che chi ha la  responsabilità di governare dia all’arte l’importanza educativa e sociale che merita e ponga in essere politiche che stimolino la conoscenza e il desiderio di nuove conquiste artistiche, che donino all’umanità sempre nuovi capolavori di bellezza e di capacità creativa.

Cosa potremmo augurare di meglio ad un essere umano di avere doti artistiche e di poterle esplicitare attraverso un percorso di studio, di confronto e di operatività.

Ogni progresso passa attraverso l’innovazione e questa avviene se vi sono intelligenze pronte a sfidare tutto e tutti per rompere schemi consolidati. Tanto più la società è aperta e pronta al cambiamento tanto più facilmente le idee innovative troveranno terreno fertile. Queste affermazioni sono ampiamente confermate dalle testimonianze storiche fornite dalla democrazia di Atene, dal fermento culturale del Rinascimento, dalla giovane democrazia americana del XIX e XX secolo, che hanno dato all’umanità un chiaro esempio di quanto importanti siano i valori di libertà, uguaglianza e di legalità.

Creatività e conoscenza, non solo non sono in antitesi, ma la creatività trova le sue radici e la sua linfa nell’esperienza e nella conoscenza.

Non ha quindi senso pensare che la creatività artistica sgorghi da misteriosi anfratti a noi estranei, essa è invece frutto inaspettato delle nostre conoscenze ed esperienze che assumono caratteri di originalità e di piacere estetico e simbolico.

La creatività si manifesta molto spesso come un pensiero laterale, che sgorga all’improvviso dal nostro io profondo e che dobbiamo afferrare al volo per non perderla, perché non ritorni a nascondersi alla nostra coscienza. Essa però non viene da chissà quali vette a noi estranee, ma arriva dalla rielaborazione interiore delle nostre esperienze e conoscenze.

Le immagini sono il più potente strumento di comunicazione e si fissano nella mente con un’intensità molto maggiore rispetto alle parole o agli scritti.

La creatività nel campo delle arti visive è estremamente variegata ed eterogenea e gli stessi artisti spesso spaziano nei diversi campi, come avviene ad esempio tra pittura, affreschi e scultura, o tra animazione, digital imaging  e illustrazione.

Questa interdisciplinarità tra le arti visive è sempre stata un punto di forza della creatività artistica, che è continuo dialogo e apertura, che è mettersi in gioco e confrontarsi.

L’iperattività nel rinnovamento creativo ha fatto del ventesimo secolo una multiforme fucina dell’arte in cui si sono riversate le innumerevoli spinte innovative provenienti dalla società.

L’alba del XXI secolo si presenta molto più grigia e plumbea, soffocata prima dagli attentati alle Twin Towers e poi dalla crisi finanziaria iniziata nel 2008. Il clima sociale e culturale si è fatto molto più piatto; per fortuna la rete, con la possibilità di dialogo e confronto globale, unisce popoli e generazioni e crea nuovi strumenti e stimoli culturali e artistici.

Attraverso la vetrina telematica, gli artisti formano le loro convinzioni e consolidano i loro outlook riguardo la moda, il design e la creatività artistica in generale.

Molti siti di pittura mettono a confronto i lavori di autori di talento che realizzano le loro opere con tecniche e stili diversi, esprimendo la loro visione del mondo. Nel nostro territorio la casa editrice EPDO ha realizzato un museo delle arti visive dell’Oristanese, ricco di testimonianze artistiche, che è possibile ammirare anche in rete.

Vi invito ad una visita attenta e partecipe delle opere esposte in questa mostra, perché in esse è racchiuso uno scorcio artistico e creativo del nostro territorio, le sensibilità che la terra di Arborea, così ricca di storia e di tradizioni, ci ha tramandato, la straordinaria bellezza della natura che ci circonda, la ricchezza di colori e di umanità che fanno parte della vita di questo popolo fiero e coraggioso.

In chiusura ricordiamo le parole di Simonide, riportate da Plutarco nel trattato Della gloria degli ateniesi: “La pittura è poesia silenziosa, la poesia è pittura che parla.”

Giorgio Luciano Pani