Le Microinstallazioni

 

di Gino Chiesa

 

 

 

Luigi Chiesa – noto Gino – nasce a Bonorva nel 1933 ma nel 1936 è già a Sassari dove trascorre tutta la sua gioventù per cui si ritiene sassarese di elezione in tutto e per tutto. Dal '46 al '48 è a Cagliari dove frequenta la scuola media del Collegio dei Salesiani. Rientrato a Sassari, accorgendosi di non essere portato verso gli studi da Geometra ma rivelando una buona tendenza nel disegno, prima lavora come commesso poi si iscrive all'Istituto Statale d'arte. Qui, sotto la guida di maestri quali Filippo Figari, Stanis Dessy, Eugenio Tavolara, Simon Mossa e Vico Mossa, si diploma Maestro d'Arte nel 1954. Va ad insegnare disegno nell'anno scolastico 1955/56 presso scuole medie private. Al rientro dal servizio militare nel 1958, insegna da supplente all'Avviamento di Oristano e, l'anno successivo con incarico annuale, all'Avviamento di Terralba; poi, dal 1959/60, presso la scuola media n. 1 (Eleonora d'Arborea), nella quale nel 1962, conseguita l'abilitazione, ha una cattedra di ruolo.

Si è così applicato con dedizione all'insegnamento del Disegno ed Educazione Artistica in quella scuola, ininterrottamente fino al 1991 anno del suo pensionamento.

A coronamento di quegli anni di attività, ha presentato nel1994 ben 2800 elaborati, da lui raccolti e gelosamente conservati, eseguiti dai suoi alunni dal 1963 al 1991, in una mostra retrospettiva allestita nel Monastero del Carmine con il patrocinio della Amm/ne Provinciale di Oristano. Consapevole di non essere un buon pittore ma solo un modesto disegnatore, ha preferito solo partecipare a mostre collettive con suoi dipinti a tempera, collage ed incisioni su metallo che figurano in collezioni private.

E' autore dei disegni, eseguiti a mosaico da una ditta romana, che decorano la chiesa di Torre Grande come sfondo del Tabernacolo e del Fonte Battesimale.

Per niente appassionato di “informatica”, si diletta di alludere scherzosamente a tale sia pure (forse) utile avanguardia, inventando certi suoi “Robot da parete”, microinstallazioni su quadro in cui sfrutta materiali di recupero di vario genere tratti a volte da televisori e computer dismessi, al solo scopo di ironizzare sulla complessità della cibernetica, della elettronica o di quant'altro sia legato alla “compattistica microsistemica”.

 

gino chiesa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ha messo in mostra i suoi primi robot presso la Galleria Contini nel 2001 ed nel 2007 espone, presso la Galleria “Spazio Cominacini” gentilmente concesso, le sue ultime fantasiose simpatiche novità. Si ripromette di proseguire a divertirsi in tale maniera vitanaturaldurante !!

 

gino chiesa

 

gino chiesa

 

 

gino chiesa

Opera esposta nel Museo Permanente EPDO Gallery di Oristano

gino chiesa

 

 

gino chiesa

gino chiesa

 

 

gino chiesa