Presentazione di Rita Piredda
Si apre un nuovo capitolo: la collana “Uomini-Scarabei-Sacri”.
Chi son gli
Uomini-Scarabei-Sacri? Cominciam ad intraveder quella che sarà, in
definitiva, una loro nobil missione, così assolutamente tesa a
valorizzar un generoso patrimonio ossia la “Cultural Identità”...
Esseri
dotati, certamente eruditi e preparati, intelletti decisi e affermati,
che splenderanno o meglio illumineranno la circostante Umana Realtà...
Ordunque, non ci resta che rivolger, a Roberto Cau, i nostri
complimenti e, come sempre, alla sua motivante, giocosa unitamente,
squisitamente sacrale, Genialità.
“Ludendo discitur”(sagace Latina verità)!
I
TRITTICI "UOMINI-SCARABEI-SACRI" ANNI 2018 E 2019
Roberto Cau
Trittico - "Uomini-Scarabei-Sacri" - 2019
“Uomini Sarabei
Sacri” di Giorgio Luciano Pani
Per millenni l’uomo ha diviso ciò che invece
è strettamente correlato.
L’esperienza sensoriale disgiunta da quella
intellettuale è una aberrazione di chi considera l’uomo diviso in
compartimenti stagni.
L’universo delle idee è strettamente
correlato alle esperienze materiali e ai condizionamenti genetici sviluppati
nel corso dell’evoluzione umana.
La comprensione umana è limitata e tende a
creare visioni della realtà dogmatiche e immutabili per affermare il primato
di una concezione filosofica, politica ed economica.
La società occidentale ha per lungo tempo
considerato il corpo come associato al belluino, all’emotivo,
al femminile, invece la mente spirituale,
elevata, razionale, maschile.
Ancora oggi gran parte della ricerca
scientifica è incentrata sul dualismo tra mente e corpo.
Le società tribali danno invece grande rilievo agli affetti e alle emozioni
considerandoli come parte imprescindibile del rapporto uomo natura.
La difficoltà di comprendere razionalmente la
forza creativa e anche distruttiva della natura crea il bisogno di figure
carismatiche quali maghi, sacerdoti, sciamani.
Queste figure si pongono al servizio della
comunità e diventano interfaccia tra uomo e natura.
Si fanno carico delle angosce e delle paure
collettive e cercano di esorcizzarle con riti sacrificali ed amuleti
sacrali.
Tra questi amuleti il nostro amico Roberto ha scelto gli scarabei, simbolo
di vita e di morte.
Il museo degli “uomini scarabeo sacri”
ripercorre una storia millenaria che si snoda dalle rive del Nilo per
approdare nei porti del Mediterraneo.
Una collezione millenaria vissuta con
sensibilità e stupore che si rinnova e si arricchisce continuamente.
Ultimo nato in ordine di tempo un trittico di
autentica potenza evocativa e passionale.
Ancora una volta l’arte dona all’uomo una
chiave interpretativa per andare oltre la realtà codificata.
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DEL MUSEO EPDO