Crescete e moltiplicatevi e popolate la terra.
Così impose Javhè all'Adam appena creato.
E l'uomo si è moltiplicato e ha cominciato a popolare la terra,
assoggettandola ai suoi piaceri, signoreggiando su
tutti gli altri animali della terra, secondo il volere divino.
E secondo il suo volere ha occupato, con la forza, pianure e monti, terre d'altri,
ed ancora ne occupa, in una migrazione continua e perenne. Sinché sarà la vita,
le genti si spanderanno per il mondo in un continuo moto di scambi e conflitti.
Ed anche noi, uomini radicati, siamo stati gente di migrazione
a popolare le terre che ci sono piaciute o che ci hanno lasciato.
E cerchiamo la nostra partenza, il dove, il principio.
Così Roberto Cau, l'introspettivo pittore, vaga, nella sua ricerca tra le rovine di Tharros,
tra i Fenici, gli Shardana di ritorno, i Punico Cartaginesi,i Romani,
alla ricerca della sua gente perduta,
la tribù dimenticata sulla via del passato e che si è dissolta tra le pietre del Sinis,
in forme e figure che la sabbia modella e poi cancella.
E la sua ricerca continua, quelle figure sono nella sua interiorità nascosta,
prendono forma e sostanza, le vede, le tocca,
le crea con la penna del gabbiano che svolazza nel cielo di Tharros,
a indicargli la via.
Genti di ritorno, che cercano di compiere il tragitto tra il sogno e la ragione,
che sfilano, stanche ombre del nulla, in cerca di uno spazio che Roberto può dare loro,
reali presenze, non più solo figurine di un album sfogliato e sgualcito.
E quegli omini indistinti, in fila indiana, chinati dalla fatica, ma indomiti guerrieri,
sparsi nel mondo, trovano la terra promessa sulla punta della sua penna,
nel suo inchiostro, un rasoio di figure, apparentemente indistinte e indifinite,
da completarsi quando sapranno di esistere,
di essere le genti a cui il pittore ha dato vita nei suoi cartoni.
E lo spettatore che le osserva, in ogni suo sguardo, inietta in loro linfa nuova.
Ma anche le genti che Roberto ha finalmente trovato
e vorrebbe nel suo incoscio tenere relegate nei suoi spazi protettivi,
tenteranno di fuggire dai suoi limiti, migreranno ancora,
si perderanno tra gli altri disegni, dissolvendosi nel tempo,
e prenderanno vita propria, saranno libere genti,
affrancate dal suo creatore. Saranno del mondo.
Domenico Cugusi 1/2021
3° Catalogo - 99 Tavole Pittoriche di Roberto CAU
Prefazione e Postfazione di Domenico Cugusi
Liriche di Michele Licheri
Pag. 125 - Formato 14x21 - € 25,00