Domenico Cugusi

 

Pittore

L' ispirazione creativa di Domenico Cugusi è costan- temente sostenuta da una profonda ansia interiore volta a scoprire, comunicare e "urlare" le grandi emozioni e gli stati d'animo del nostro inquieto esistere. Il suo mondo pittorico è costantemente attraversato da singolari "ritmi musicali" generando pagine di uno speciale e intimo racconto poetico. Il particolare cammino artistico di Domenico e della sua anima è determinato da un "compiuto" lirismo astratto.

ROBERTO CAU

 

 

 

La pittura, oggi, deve riuscire a rappresentare un'idea, l'idea di anima che si esplica attraverso una visione della realtà individuale, ciò che l'artista percepisce, “ vede “ con il cuore, ciò che lo spirito intuisce e codifica nella soggettivizzazione del reale. Un'idea di rottura, di contrasto, un'idea di ribellione non codificata dai luoghi comuni, dal mercato, da scuole di pensiero uniformate al bello, al tecnicamente compiuto, ad una concezione scolastica e non libera dell'espressione pittorica. L'Arte è altro. E' lotta solitaria, una battaglia corpo a corpo contro il luogo comune, la linea retta, il conformismo. E' nascere soli per restare soli, per sempre, talvolta soli anche da sé stessi, con la propria immagine riflessa sulla tela. Arte è una ricerca interiore, alla scoperta dello spirito che muove le azioni, i gesti, le parole, gli atti dell'esistenza creativa per rappresentare ciò che l'interiorità percepisce e manifesta. Arte è semplicemente riuscire a rappresentare l'Io intimo, nascosto e segreto di noi, attraverso la musica, la poesia, la scultura o la pittura, secondo canoni interiori, di una realtà non oggettiva, di una conoscenza non codificata da una visione generale e generalizzata, ma piuttosto personale e diversa. La pittura che viene utilizzata per coprire il muro, per abbellire una parete, a prescindere, quella è solo spazzatura colorita. La pittura che tende a copiare la realtà, a raffigurare ciò che ognuno già vede e percepisce in tutte le sue sfaccettature, è un esercizio di stile, una esercitazione di tecnica, un minimo,rispetto a ciò che la natura offre di superlativo e di perfezione, senza alterazioni di colore che possono togliere e non dare. La pittura deve sconvolgere, inquietare, fa pensare, impaurire le coscienze, una pittura che non sia ripetitiva, che si innovi continuamente, che scavi nel profondo, in divenire, che aiuti l'uomo a crescere attraverso il pensiero e il sentimento. La pittura deve parlare, deve gridare, deve denunciare, deve pensare. La pittura è colore che esplode di significati, è essenza, è uno spazio che si piega alla forza dell'intuizione che lo modifica per lasciare un segno indelebile. Il colore deve inseguire lo spazio e annullarlo, possibilmente fuori dal reale, dagli occhi quotidiani ed elevare lo spirito racchiudendolo nel colore. Eliminando le prospettive, le forme consuete, gli schemi architettonici, le dimensioni razionali, interpretando il vuoto con l'essenza corposa del colore che proviene dall'anima. Gli schemi, le impostazioni di scuola, la tecnica pura, lasciano il campo all'estro estemporaneo, allo stato di grazia dello spirito, che sono propri di un certo romanticismo, come momento in cui l'anima vuole trasmigrare sulle tele, come il momento irripetibile in cui la mente ed il cuore si uniscono in un tocco di colore. Il colore è ciò che fa diventare reale un dipinto, materia che vive e si trasforma.

DOMENICO CUGUSI