2022
... Ci sono equilibri dettati dal contrasto.
Dal conflitto. L'estetica stessa si manifesta prendendo coscienza del “bello e del brutto”.
C'è la percezione della bellezza istintiva e c'è quella elaborata dalla filosofia,
entrambe possono coniugarsi quando mirano al bene nell'interesse generale.
Mirare alla bellezza dell'umanità è una prospettiva necessaria ed estetica.
Vivere, toccare con mano uno spazio progettato in armonia
tra natura e umanità è la prospettiva salvifica.
L'opera errante dipinta da Roberto CAU in virtù di un'ansia critica e prospettica che aleggia
in ogni tavola pone non poche domande all'attuale umanità: che fare?
Come andare e con chi? Quale senso dare al viaggio?
Insistere nell'essere turisti e consumatori o essere viaggiatori?
Quale abbrivio ancora progettare per giungere a lidi delle diversità/differenze arricchenti?
Roberto Cau attraverso l'uso artistico e stilistico della stilografica
e della penna di gabbiano dipinge storie, novelle,
in un'alternanza di presente e di passato, di acquarello e di inchiostro,
dove il futuro resta sottinteso; ci rammenta che, pur essendo costruttori di “magnificenze”,
di riscatti, siamo capaci di progettare guerre e scatenare distruzioni...
Michele Licheri