FEBBRAIO 2021
ROBERTO CAU: PERSONAGGIO ECLETTICO E DI MULTIFORME INGEGNO,
HA DI RECENTE PRESENTATO AL PUBBLICO UNA TRILOGIA
DEDICATA ALL’UOMO ED ALLE SUE GRANDI PROBLEMTACHE.
Roberto Cau è
nato a Marrubiu, nell' oristanese, nel 1954. Bravo
pittore e grafico, arrivando poi a svolgere l’attività di
editore con la casa editrice da lui fondata, EPDO, acronico
di “Edizioni il Pittore d’Oro”. Da personaggio
eclettico qual è, però, non ha mai pensato di porre termine
alle divere sperimentazioni portate avanti, ed è certamente
per questo motivo che ha deciso di
sperimentare ancora, realizzando dei “foto-libri”
particolari, dedicati all’uomo ed alle sue grandi
problematiche. C’è un momento nella vita in cui, dopo aver percorso
mille sentieri, ci fermiamo, anche se per un istante, a
riflettere su “Chi siamo” e, soprattutto a osservare “In che
stato è” il mondo che ci circonda. Un mondo sempre in
continua trasformazione, e non sempre purtroppo in meglio,
dove egoismo, protervia, arroganza, invidia e la costante
ricerca della superiorità, hanno preso il sopravvento,
mettendo al tappeto l’altruismo, l’amicizia, l’amore, la
fratellanza e il sostegno ai deboli.
Di fronte al drammatico tema
delle crescenti migrazioni, del disfacimento della famiglia,
della caotica trasformazione dei popoli in ogni parte del
mondo, Roberto dopo aver riflettuto a lungo ha deciso di non
rimanere inattivo, ma di fare qualcosa. Un giorno, quasi di
punto in bianco, seduto al suo tavolo da lavoro, Roberto ha
preso carta e penna (la sua famosa stilografica) e, viste le
sue eccellenti capacità grafiche, ha iniziato a mettere nero
su bianco una tavola dietro l’altra, partendo proprio dal
drammatico tema che assilla oggi il mondo: i “Migranti”. Il
foto-libro porta proprio il titolo “MIGRANTI” ed
è composto da Novantanove tavole, arricchite dalle liriche
di Michele Licheri (Presentazione e Postfazione di Antonio
Pinna).
“Chi
ben comincia è già a metà dell’opera”, dice
il proverbio, e detto fatto: subito dopo aver terminato il
primo libro, Roberto si rimette all’opera, realizzando un
secondo foto-libro dal titolo “FAMILIA”. Questa
seconda fatica, che porta la mia presentazione (prefazione
di Augusto Biselli, liriche di Michele Licheri e poesie di
Giorgio Luciano Pani), è composta anch’essa di 99 tavole e
tratta lo spinoso tema dell’evoluzione che la famiglia ha
avuto nel tempo. Nella mia presentazione scrissi che "...Oggi,
nel Terzo Millennio che stiamo vivendo, la famiglia vacilla
sotto molti punti di vita e rischia di crollare. In tanti a
parole la vorremmo diversa, più umana e più coesa, capace di
unire e amalgamare i suoi componenti, capaci di “fare
squadra”, tornando ad essere di supporto l’un l’altro. C’è
chi il suo punto di vista di come
vorrebbe oggi la famiglia lo
esprime con le parole e chi, invece, adopera altri mezzi,
come la scrittura, la poesia, la lirica e la pittura o la
grafica".
Senza perdere ulteriore
tempo, è nato anche il terzo foto-libro, che per titolo
porta “GENTIUM”,
un tema che tratta delle “migrazioni perenni delle genti”.
Come scrive Domenico Cugusi nella prefazione “…Genti
di ritorno, che cercano di compiere il tragitto tra il sogno
e la ragione, che sfilano stanche, all’ombra del nulla…”. Il
libro porta la prefazione e postfazione di Domenico Cugusi e
le liriche di Michele Licheri. Scrive ancora Domenico Cugusi
nella postfazione: "...Genti
che cercano, scoprono, genti che non si pongono limiti, che
scavalcano barriere, oltrepassano lo spazio fuori di noi, si
avventurano nell'infinito sconosciuto. E' l'essenza
intrinseca dell'uomo, la scoperta, il viaggio, il
sogno...".
Le mie chiacchierate fatte
con Roberto hanno messo in luce che il suo impegno non sarà
presto terminato con questo “Tris d’Assi” che ha calato sul
tavolo. Roberto, col supporto della sua straordinaria
attrezzatura minimale, composta dalla sua antica e cara
penna stilografica, alcune penne di gabbiano, inchiostro e
cartoncini, ha già in dirittura d’arrivo un quarto
foto-libro a cui ha già dato il titolo: “POPULUS”. Sarà
anch’esso composto da 99 tavole ed è di prossima
pubblicazione. Populus, come mi ha raccontato l’autore,
parla delle aggregazioni vitali dei popoli, tese a formare
gruppi, piccole e grandi Comunità. Un libro, come sostiene
l’autore, che vuole “ricordare
e raccontare il grande, immenso, tortuoso e inconcludente
cammino degli esseri umani nel tempo infinito”.
Io e Roberto
Cau siamo nati curiosi,
ho capito che anche dopo “POPULUS”, la ‘collana’ non è
ancora giunta a termine. Nella sua mente c’è già un quinto
foto-libro, che, forse, avrà per titolo “BELLUM PAX”. Sarà
composto anch’esso come gli altri: da 99 tavole, nate dalla
sua fantastica penna stilografica, per parlare certamente
dell’agognata pace tra i popoli della terra! Insomma, dopo
il TRIS il POKER e infine... SCALA REALE!
Mario Virdis